24 Mar Costa d’Avorio
La Costa d’Avorio si estende su una superficie di 320.763 km² e confina a nord con il Mali e il Burkina Faso, ad est con il Ghana, ad ovest con la Liberia e la Guinea; a sud si affaccia sull’Oceano Atlantico.
La metà occidentale del paese è coperta da foreste, mentre ad est queste si estendono dalla costa fino al centro. Il clima è caldo umido con piogge molto abbondanti sulla costa, meno piovoso all’interno.
Contesto storico: Prima di sprofondare nell’attuale crisi politico-militare, la Costa d’Avorio è stata a lungo considerata la “perla” dell’Africa occidentale, tanto in ragione dello sviluppo economico raggiunto dopo l’indipendenza, quanto per la sua relativa stabilità politica, divenuta precaria solo negli anni Novanta.
Profilo demografico: Il paese conta una popolazione di circa 18.700.000 abitanti (stima 2004) con una crescita annua del 3,8% ed una densità di 56 abitanti per km². Secondo l’ultima stima (2003), la natalità è del 40,8‰, la mortalità è del 22,3‰ mentre la mortalità infantile è del 111‰ (2004). La speranza di vita per gli uomini è di 46 anni, per le donne è di 48 anni.
La Costa d’Avorio è tra i paesi con più alto tasso di incidenza dell’HIV – AIDS:
- Spesa pubblica domestica per HIV : 5,80 dollari
- Insegnanti nella scuola primaria formati nell’educazione HIV: 0
- 4,4% donne incinte che hanno accesso ai farmaci antiretrovirali
- 16% donne hanno conoscenza adeguata di HIV – AIDS
- 45.000 decessi l’anno
- 7% tasso di prevalenza HIV su adulti
Progetto “Esperance”
Il progetto propone esperienze di animazione estiva a giovani che vogliano conoscere da vicino la realtà del Centro Esperance in Costa d’Avorio.
Esperance è un centro di accoglienza diurno per i bambini orfani da AIDS o sieropositivi che necessitano di sostegno alimentare, medico, scolastico date le loro condizioni di povertà. Si trova nel quartiere di Abobo nella città di Abidjan, capitale economica della Costa d’Avorio. Questa esperienza, iniziata nel 2004, fornisce uno spazio in cui i bambini attualmente trovano un piatto di riso, una visita medica gratuita e un punto d’appoggio aperto per le situazioni più disperate, e funge da luogo di monitoraggio e di controllo della malattia nel quartiere, in accordo con l’ospedale pubblico.
Con un programma triennale abbiamo sostenuto e potenziato le attività del centro: adeguato la struttura ed accolto 50 bambini del quartiere
al giorno, malati o orfani a causa dell’AIDS, per aiutarli nello studio, sostenerli nella frequenza scolastica e assicurare loro almeno un pasto equilibrato e completo nella giornata. Il Centro, inoltre, grazie alla collaborazione con personale medico ed infermieristico locale, ha anche promosso percorsi di formazione igienico – sanitaria per le donne, dalle norme di pulizia più elementari alle attenzioni da osservare per la prevenzione dell’AIDS; sono state garantite inoltre, con il personale infermieristico del centro stesso, visite gratuite a domicilio per la popolazione del quartiere.
Il Centro Esperance ha visto la presenza di oltre 30 volontari partiti dall’Italia, che in questi anni hanno passato periodi più o meno lunghi nel Centro per svolgere attività educative, formative e di sostegno ai bambini ospiti.
Il Centro è stato sostenuto, oltre che dal volontariato locale (ivoriano), da finanziamenti della Regione Veneto, di I Care, della Tavola Valdese, del CAAF CGIL, del circolo Auser – Il chicco di grano, e da vari finanziatori individuali.
Da qualche anno il Centro è attivo anche per aiutare le giovani donne che dopo aver fatto parte del primo progetto hanno raggiunto la maggiore età. L’ultimo impegno progettuale, con il sostegno della Tavola Valdese, è rivolto a circa 30 ragazze ospiti del Centro, con l’obiettivo di formarle professionalmente e civilmente ad una vita autonoma e dignitosa. I Care ha contribuito all’acquisto di alcune macchine da cucito ed ha fornito al Centro un’insegnante che guiderà le ragazze in un corso di cucito e di stiro.
Il Centro Esperance sorge nel quartiere di Abobo – Clouetcha, a nord del centro di Abidjan: è una zona molto popolare, che accoglie soprattutto i nuovi arrivati dalle periferie rurali e i migranti che non hanno mezzi finanziari. In origine, nel quartiere fu costruita una delle prime stazioni ferroviarie, attorno alla quale si sono sviluppate in modo disordinato le abitazioni, le strade e le attività commerciali della popolazione che continua a crescere.
A Cloetcha, il Centro si trova accanto al dispensario e vicino alla scuola primaria pubblica. L’AIDS ha molta incidenza grazie anche alla scarsa alfabetizzazione degli abitanti e alla carenza di servizi igienico-sanitari. L’accesso alla scuola è legato alla possibilità di pagare la retta, acquistare la divisa, i libri e il materiale necessario, per cui sono molti i bambini che non possono accedervi. Il tasso di fertilità nel paese è di 4,5 figli per donna (UNPOP, 2004). La popolazione vive di piccolo commercio e di lavori quotidiani saltuari, senza alcuna sicurezza economica.
Partner in Italia
Comune di Casier, AVI Montebelluna, Amici del Modellismo, AUSER Treviso, Comunità ivoriani Treviso.
Partner locali
ONG Esperance, Comunità di Aobo.
Obiettivo generale
Sostenere il miglioramento della salute della popolazione urbana in Costa D’Avorio.
Obiettivi specifici
migliorare la qualità della vita dei bambini orfani o malati a causa dell’AIDS ad Abidjan, promuovere strategie ed azioni di educazione igienico-sanitaria per la comunità e specialmente per le donne, proporre percorsi di conoscenza, scambio e partecipazione alle iniziative del progetto rivolte specialmente a giovani volontari del territorio e dell’associazione.
Risultati raggiunti
la sede del centro risulta ristrutturata e arredata in modo adeguato, è stato reclutato il personale necessario per il buon funzionamento della struttura, ogni giorno 50 bambini orfani o malati di AIDS sono accolti nelle strutture del centro, nutriti in modo adeguato, assistiti dal punto di vista sanitario, sostenuti ed accompagnati nella frequenza della scuola primaria e nello studio, 100 donne hanno seguito un percorso di prima educazione igienico-sanitaria, è stato realizzato un percorso di introduzione al volontariato internazionale, con proposta di esperienza di animazione per 4 volontari.
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